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2014-05-02

La musica! Una magia al di là di tutto ciò che facciamo! (Albus Silente)

 

La mia vita è la musica, c'è poco da fare. Fin da piccola cantavo nei lunghi viaggi in macchina, fregandomene se ero intonata o meno, e i miei genitori sorridevano perché sapevano che era ciò che mi rendeva felice. Quando avevo 4-5 anni passavo i pomeriggi dai nonni di mio cugino chiedendo se potevo suonare il pianoforte, affascinata da quello strumento dai tasti infiniti e dal suono melodioso, attendendo con impazienza fino a quando non sarei stata reputata sufficientemente "grande" per poter iniziare a suonare pure io. Ho iniziato con una mini-pianola, ereditata dal mio cugino musicista, ma i tasti erano troppo piccoli e stretti sebbene le dita fossero quelle di una bambina di sei anni. A sette anni il primo pianoforte. A undici l'audizione in conservatorio, dove ho poi passato otto anni in cui mi dividevo tra scuola e musica, questo non senza difficoltà ovviamente perché entrambe richiedono un grande impegno e costanza. Durante gli anni delle medie scopro la chitarra e inizio ad imparare strimpellando i primi accordi. A quattordici anni ritrovo quella passione che nutrivo per il canto quasi per caso, in quei mesi difficili diventa la mia unica ancora di salvezza, ciò che mi tiene ancora a galla mentre tutto sta precipitando in un vortice. Tutto ruota nuovamente intorno alla musica. A diciassette anni inizio finalmente a fare le cose sul serio, imparando a fare della voce il mio strumento principale, nonché preferito. A quasi ventidue anni continuo e non mi arrendo: la strada è in salita, ma così è anche la vita. Non sarò perfetta, ma ci metto tutta me stessa in quello che faccio.
Tutto per me ruota intorno alla musica, magia senza la quale sarei completamente persa.

2014-03-30

Polaroid: nostalgia del vintage?



Fin da quando ero piccola questo modo di scattare le fotografie e di poterle tenere in mano subito dopo mi ha sempre affascinata, ma quando ero bambina le Polaroid erano costose e le ricariche erano addirittura rare da trovare (all'epoca la possibilità di comperare online era solo un'utopia). 
Tuttavia negli ultimi mesi, ho notato una specie di ritorno alle origini, scatti istantanei con Polaroid o altre macchine fotografiche Instax, condivise sui vari social network (in primis Tumblr).  Ho così scoperto che nell'ultimo anno aziende come la Fujifilm avevano messo in commercio vari modelli di macchine fotografiche Instax, così da dare la possibilità anche alle nuove generazioni di "assaporare" quelle emozioni che solo una fotografia in pellicola ti può dare.
Bisogna dire che negli ultimi anni la fotografia ha fatto salti da gigante soprattutto dal punto di vista digitale, basti pensare che oramai si possono scattare fotografie con un qualsiasi telefonino, tanto che credo che il bello del poter catturare un istante per sempre venga sempre meno in questa maniera (anche se non nego che è una comodità in più per ogni evenienza).
 Avere una macchina fotografica digitale (che sia compatta o reflex) è comodo perché si ha la possibilità di visualizzare immediatamente lo scatto e con un semplice clic di cancellarlo e di scattare immediatamente altre foto. Quante volte mi sarà capitato di scattare dieci foto più o meno uguali della stessa inquadratura e di scegliere solo in post-produzione quella che più mi piaceva? Un tempo, con le macchine fotografiche a rullino (ricordo ancora la mia regalatomi per il mio settimo compleanno), si stava ben attenti nel cosa fotografare perché ogni singolo scatto era prezioso. Al giorno d'oggi invece è tutto diverso e la sensazione del dover selezionare con cura che cosa vale la pena "catturare" e cosa no oramai è quasi del tutta sparita. Con il ritorno delle fotografie in stile Polaroid mi pare d'esser ritornata indietro nel tempo.
Facendo diverse ricerche ho deciso di acquistare per lo scorso Natale una Instax Mini della Fujifilm: non bisogna lasciarsi ingannare dal suo aspetto, questa macchinetta non è affatto un giocattolo, bensì una vera e propria "cattura istanti". Non la voglio definire Polaroid poiché quest'ultimo è solo un marchio che è stato poi nominalizzato ed utilizzato in maniera molto generale per definire una determinata categoria di fotografie, quelle instax per l'appunto.

Il modello della mia Instax sviluppa fotografie "mini", della dimensione di una carta di credito. Nonostante siano effettivamente piccine, io le trovo adorabili.
Le ricariche di questa macchina vengono vendute in gruppi di 10; nonostante il prezzo tenda ad aggirarsi intorno all'euro per foto, penso che ne valga la pena. 
Una cosa che mi rattrista è che nell'ultimo decennio - dall'arrivo della fotografia digitale quindi - non ho più foto ed album da poter sfogliare, mentre ho decine di album di fotografie che ritraggono i miei primi anni di vita. Certo, c'è sempre la possibilità di stampare le fotografie digitali, ma secondo me non è la stessa cosa. 
Per fortuna adesso posso però rimediare ;)